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Il Circolo dell’Unione di Firenze

Il Circolo dell’Unione di Firenze fu istituito ufficialmente il 29 aprile 1852 presso la villa di San Donato in Polverosa del principe Anatolio Demidoff, col nome ‘Società Anonima per le Corse dei Cavalli-Jockey Club’. I soci promotori e firmatari del progetto di fondazione erano ventitré, e appartenevano all’aristocrazia e all’alta borghesia fiorentina, italiana ed europea residente in quel periodo a Firenze. Nel 1871 il Club assunse ufficialmente il nome di ‘Circolo dell'Unione di Firenze’ e nel 1873 stabilì di rinunziare all'organizzazione delle corse di cavalli e si trasformò definitivamente in ‘società di conversazione’ e luogo di elitario convegno sociale.
Oggi l’apertura del Circolo è fissata dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 24.00, con servizio di ristorante. Mentre il sabato dalle ore 10.00 alle ore 15.00, con servizio di ristorante per la sola colazione.
I locali della foresteria sono a disposizione di Soci, Loro familiari e invitati, Signore Vedove di Soci o Vedove madri di Soci (con tessera permanente di invito), Signore autorizzate (con tessera temporanea di invito) e Soci dei rispettivi Circoli collegati. 
In base a quanto disposto dall’art. 63 del Regolamento interno, l’accesso ai locali del Circolo e della foresteria è consentito solo in abito da città con cravatta. Per pranzi e ricevimenti è di rigore l’abito scuro, salvo diverse disposizioni della Direzione. Tale regola si applica anche agli invitati dei Soci e delle Signore.
Ai membri di club reciprocanti è richiesto di produrre una carta di presentazione. La reciprocità è estesa solo ai membri in visita limitata a un massimo di un mese. 

Il palazzo del Circolo dell'Unione

Il palazzo del Circolo dell'Unione è situato a Firenze in via Tornabuoni 7. È conosciuto anche come palazzo Corsi, poiché nel 1559 venne acquistato dal banchiere e mercante Simone di Jacopo Corsi, che ne affidò il progetto a Giorgio Vasari, al quale succedette Bartolomeo Ammannati.
I Corsi tennero il palazzo fino al 1780, passato poi ai Da Castiglione, che fecero installare sul portale il busto di Francesco I de' Medici scolpito dal Giambologna, opera del 1577 legata alla concessione alla famiglia della Commenda dell'Ordine di Santo Stefano, da cui uno dei nomi del palazzo, noto anche come palazzo della Commenda da Castiglione.
Nel 1790 fu acquistato dalla famiglia Uguccioni-Gherardi, la quale operò l’ammodernamento dell'edificio affidandone il progetto all’architetto Giulio Mannaioni.
La proprietà dello stabile passò nel 1858 ai Barbolani da Montauto, nella cui famiglia pervennero, per via di Emilia e Luisa Uguccioni-Gherardi sposate nel 1858 e nel 1865 ai marchesi Giovanni e Ferdinando Barbolani da Montauto.
Il Circolo dell'Unione fondato nella villa di San Donato in Polverosa del principe Anatolio Demidoff, si installò inizialmente nel palazzo Galli di piazza Santa Maria Maggiore, detto ‘palazzo delle cento finestre’, e dal 1853 nel palazzo Uguccioni-Gherardi di via Tornabuoni.
Nel 1920 il Circolo dell'Unione acquistò dai Barbolani da Montauto il palazzo, ufficializzando il nuovo nome di ‘palazzo del Circolo dell'Unione’ ormai in uso dal secolo precedente, e possiede tuttora lo stabile.